Planeta sponsor della costruzione della nuova cantina dell’Ambasciata americana d’Italia.
 
La splendida residenza dell’Ambasciatore americano in Italia – Villa Taverna – avrà presto una cantina per la conservazione dei grandi vini.
Su iniziativa dell’Ambasciatore Ronald P. Spogli, il prossimo 10 ottobre verrà posta la prima pietra della costruzione di un’ampia cantina sotterranea che ospiterà solo i migliori vini italiani e americani.
La spesa per la costruzione di questa nuova struttura è stata interamente sostenuta da un ristrettissimo drappello di produttori, scelti dall’Ambasciatore tra le più prestigiose aziende vinicole italiane e americane.
 
Unica azienda siciliana invitata a partecipare, Planeta ha aderito immediatamente e con entusiasmo all’iniziativa, che certamente rappresenterà una magnifica vetrina per i vini italiani presso il pubblico d’oltreoceano.
 
Come è noto, molti dei potenti della terra di passaggio in Italia non mancano di soggiornare a Villa Taverna, o di fermarsi a pranzo, ospiti dell’Ambasciatore: tutti i Presidenti degli Stati Uniti, svariati premi Nobel, il meglio dello “Star System” ed il gotha dell’economia mondiale. Bill Gates e Condoleeza Rice, Bill e Hilary Clinton, George W. Bush sono solo alcuni dei personaggi che hanno soggiornato a Villa Taverna. Infine, la residenza è assai spesso il luogo deputato ai colloqui riservati tra le autorità italiane e americane.
 
Planeta sin dal primo anno della sua attività è presente sul mercato statunitense, che rappresenta una voce importantissima dell’export. I vini Planeta sono da anni stabilmente presenti nelle carte dei vini dei migliori ristoranti, e la stampa a stelle e strisce ha attribuito spesso grandi riconoscimenti a molti dei prodotti dell’azienda. Giusto a titolo di esempio, per quattro annate lo Chardonnay Planeta è stato giudicato dalla rivista di riferimento del settore -  Wine Spectator – tra i primi 100 vini al mondo.
 
Villa Taverna sorge sulla vigna, denominata La Pariola, concessa al Collegio Germanico Ungarico dei Gesuiti da Gregorio XIII nel 1576 per il riposo ed il recupero degli allievi affaticati dagli studi.La vigna era adiacente a Villa Borghese ed era l'ingresso alle antiche Catacombe di Sant’Ermete.Con la soppressione dell’ordine dei Gesuiti, nel 1773 passa al collegio di S. Apollinare e poi a Ludovico Taverna che commissiona nel 1920 a Carlo Busiri Vici il restauro dell’edificio. Attualmente la villa è la residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti ed ha ospitato diversi presidenti degli USA.
Nonostante il nome e nonostante sorgesse in una vigna, Villa Taverna non aveva ancora una cantina per i vini.