L''Associazione Italiana Sommeliers delegazione di
Palermo è andata in visita con i corsisti di primo livello, alle
cantine dell'azienda Principe di Corleone, nelle contrade Malvello e
Patria, nel cuore della zona D.O.C.Monreale, in territorio
corleonese. A fare da padroni di casa Vincenzo e Lea Pollara,
titolari dell'azienda insieme al fratello Pippo. La cantina
risale al 1979, costruita dove già esisteva una masseria adibita a
cantina e casa dei coltivatori, costruita alla fine del 1800. Oggi
l'azienda produce circa 1.200.000 bottiglie con una grossa fetta di
mercato all'estero.
Nella saletta di degustazione sono stati
testati i vini aziendali: Bianco d'Alcamo 2005, Chardonnay 2005,
Sinedie Chardonnay 2005, Nero d'Avola 2004, Syrah 2004, Cabernet
Sauvignon 2003. Vincenzo Pollara ha introdotto la degustazione
di ogni vino spiegando il metodo di produzione seguito, lasciando ai
Sommeliers degustatori il commento delle note
organolettiche.
Si apre con un Bianco d'Alcamo '05
floreale, fruttato fresco, semplice ma stilisticamente perfetto. Lo Chardonnay
'05 è un vino dalla spiccata personalità, più complesso
del precedente, il frutto è decisamente più maturo, in bocca si
esprime tra calore e note salmastre. La P.A.I. è di buona
lunghezza. Il Sinedie '05 è il cru di Chardonnay
aziendale, vino prodotto in sole 6.000 bottiglie, sosta in barriques
per cinque mesi. Nel bicchiere è colore oro lucente, di consistenza
estrattiva. Bouquet ricco ed evoluto, fiori bianchi, frutta esotica
matura, scorza d'agrume, burro, miele. Al palato la vellutata
morbidezza è bilanciata da energica viva freschezza. Finale lungo
di frutto e mineralità.
Si passa a degustare i rossi e si apre con Il Nero d'Avola '04,
cavallo di battaglia base dell'azienda, vino frutto, dove ciliegia e
mirtilli arrivano al palato di freschezza, Il Syrah '04 è su
toni leggermente più morbidi, con mora e pepe in evidenza. La
degustazione si chiude con il Cabernet Sauvignon '03, alloctono
di punta dell'azienda, affinato in barriques per circa 10
mesi. Rubino compatto, denso. Il mantello olfattivo gioca su note
fruttate e speziate, in particolare sottobosco, amarene e carube,
poi sentori di vaniglia e tabacco. L'entrata in bocca dona calore,
evidenzia buona concentrazione, il frutto maturo è di freschezza,
il tannino non eccessivamente presente, finale in crescendo con echi
fruttati e vanigliati.
Luigi Salvo
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