CORSO A.I.S. PALERMO: Verticale Ceuso '99-'01-'03
di Luigi Salvo

Il 27 Novembre 2006, durante la mia lezione di degustazione del Corso di Sommelier primo livello della delegazione di Palermo, ho effettuato una verticale di Ceuso, uno dei vini rossi Siciliani in grado di emozionare, una esperienza per i corsisti interessante e non soltanto dal punto di vista didattico. Il produttore Vincenzo Melia con estremo piacere ha fornito le annate da porre in degustazione. 

ll Ceuso prodotto da Antonio, Giuseppe e Vincenzo Melia, proviene da uve Nero d'Avola 50%, Cabernet Sauvignon 30% e Merlot 20%, i vigneti di produzione si trovano nel trapanese, in un terreno calcareo con frazione argillosa, prevalentemente chiaro. Il sistema d' allevamento è a controspalliera bassa, la potatura a Guyot, la densità d'impianto è di 4.600 ceppi per ettaro. Le uve di produzione scrupolosamente selezionate, sono diraspate e pigiate in maniera soffice, vinificate con macerazione per 14/16 giorni in serbatoi d'acciaio inox con controllo della temperatura a 28/30°C. Successivamente il vino passa 12 mesi in barriques di rovere francese, 4 mesi in antiche vasche di cemento, a cui fa seguito un affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi prima della commercializzazione.
 
Inizio la verticale con l'annata più giovane la 2003, il vino nel bicchiere si presenta limpido,  bellissimo il colore rosso rubino cupo, ricco d'estratto.
Al naso è intenso, di buona complessità, note di violetta, sentori di frutta matura, ciliegia, lampone, mora, suadenti note vegetali, di tabacco e vaniglia.
In bocca è polposo di gran concentrazione e calore, si mostra appena morbido, di struttura, con spalla acida e tannini elegantemente presenti, riuscita  integrazione tra i vitigni di composizione, con buona  persistenza aromatica intensa.

Il 2001 di bella limpidezza, evidenzia un colore rubino con lievi riflessi granato, ruota nel bicchiere in modo consistente, grande l'impatto olfattivo, con note intense e complesse, confettura di  ribes, mora, amarene, seguite da aromi di mirtillo, carruba, liquirizia, tabacco, splendidamente avvolte da vaniglia e note di pepe nero..
L'entrata in bocca e di rara eleganza, un perfetto equilibrio tra calore freschezza e mineralità, con tannini fitti e setosi, in un finale lungo di frutta e vaniglia. Intrigante

L'annata 1999 dona un limpido granato di consistenza. Il naso è evidentemente più evoluto, note di frutta in confettura e sotto spirito, prugna, mora, ribes, speziatura. Al palato di bel calore, di morbidezza, il tannino setoso di fitta trama, giuste note di mineralità, che si integrano con il legno finemente dosato. Buono il finale, con una persistenza aromatica intensa oltre la media, ma che non si avvicina allo splendido 2001. 

Luigi Salvo