ll Moscato di
Pantelleria: il sole nel bicchiere
di Luigi Salvo
L'isola di Pantelleria e' il luogo naturale di produzione del
Moscato siciliano per eccellenza, dal vitigno antico Zibibbo, il cui
nome viene dall'arabo zabib (frutta appassita al sole), vino
prodotto nell'isola da lontanissimo tempo, che soltanto all'inizio
dell'ottocento fece la sua uscita dai confini panteschi per
diffondersi lentamente in tutta l'Europa. Il vitigno è stato
introdotto in Sicilia dagli Arabi, è ancora oggi coltivato secondo
tecniche millenarie, ad alberello molto basso, con potatura molto
corta a basso numero di gemme per ceppo, le viti sono fatte crescere
all'interno di piccole conche vulcaniche, dove si raccoglie la poca
acqua e l'umidità della notte, sono modellate dal vento e dalla
salsedine, i vigneti sono delimitati da muretti a secco eretti a
loro protezione.
Il terreno di coltura presente a Pantelleria è sabbioso vulcanico,
ricchissimo di minerali e silicati, con presenza di argilla e humus
prodotti dal disgregamento della lava substratica. Il Moscato di
Pantelleria si ottiene dagli acini freschi, torchiati subito dopo la
raccolta, mentre la varietà Passito deriva dall'uva lasciata ad
essiccare al sole. A Pantelleria, il Moscato di Alessandria ha tre
fioriture sequenziali: la prima uva con maggiore presenza
zuccherina, viene raccolta in Agosto, distesa sulle stuoie a volte
coperte da tende in nylon, in modo da proteggerla dall'umidità
notturna e rendere i raggi del sole più caldi durante il giorno, è
lasciata appassire al sole naturalmente fino a raggiungere il 40% di
zuccheri.
L'uva della seconda fioritura, è raccolta in Settembre, con minor
presenza zuccherina, è vinificata in bianco. Nel corso della
fermentazione si aggiunge il mosto di uve parzialmente appassite e
uva secca nell'ordine di mezzo chilo per ogni litro ed il prodotto
finale raggiunge un contenuto minimo in zuccheri dell'11%.
La fermentazione a temperatura controllata si protrae fino alle fine
di Ottobre, a cui segue un breve periodo di maturazione in botti di
legno di rovere. L'invecchiamento dura almeno un anno, a partire dal
nuovo anno successivo alla vendemmia. L'affinamento dura
complessivamente non meno di diciotto mesi di cui almeno sei in
bottiglia.
Il Moscato di Pantelleria premiato nel 1900 all'Esposizione dei Vini
di Parigi, nel 1936 fu inserito tra i vini tipici italiani per il
suo "aroma delicato, dalla fine qualità e per il suo sapore
vellutato, dolce, carezzevole, infinitamente generoso", e nel
1971, gli fu riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata.
Prodotto nelle tipologie: Moscato di Pantelleria, Passito di
Pantelleria e Pantelleria, quest'ultima denominazione comprende
un'ampia gamma di tipologie: Moscato liquoroso; Moscato spumante;
Moscato dorato; Passito liquoroso; Zibibbo dolce; Bianco, anche
frizzante.
La zona di produzione è esclusivamente il territorio dell'isola di
Pantelleria, in provincia di Trapani.
Vitigni: Moscato di Alessandria o Zibibbo;min. 85%.
La resa massima per ha è fissata in 100 qli.
Le caratteristiche organolettiche generali sono: colore giallo
dorato piu' o meno tendente all'ambrato; profumo caratteristico e
fragrante di moscato; sapore dolce, aromatico del vitigno d'origine.
L'etichetta dei vini Moscato di Pantelleria e Passito di Pantelleria
può riportare la frase "vino ottenuto da uve appassite al
sole"
Temperatura di servizio: P. bianco 8 - 10° C. Tutti gli altri 10 -
14° C.
Abbinamenti : il Passito da solo è uno splendido vino da
meditazione, è ottimo se accompagnato da formaggi erborinati e
piccanti. Suo matrimonio naturale la pasticceria siciliana.
Tra i tanti degni di nota, descrivo:
Moscato di Pantelleria Pellegrino
Cristallino, di un bel dorato con riflessi paglierini, ben
consistente, sprigiona intensità di profumi varietali di moscato
accompagnati da fiori bianchi, miele di acacia, albicocca,cedro
candito e note vanigliate. In bocca è dolce, caldo piacevolmente
morbido, di ottima freschezza, di gran corpo, tendente
all'equilibrio, intenso ed abbastanza persistente.
Moscato passito di Pantelleria Bukkuram De Bartoli
Cristallino, colore ambrato accattivante, di ottima consistenza,
esprime profumi intensi di frutta esotica candita, fichi secchi, uva
passa, miele, confettura di albicocca frammista a note vanigliate e
speziate. Al gusto è dolce, caldo, morbido, equilibrato da una
buona acidita', intenso,estremamente lungo il finale.
Moscato passito Pantelleria Martingana Murana
Cristallino, di un bel colore ambrato lucente, si muove nel
bicchiere in modo consistente formando lacrime larghe e lentissime.
Al naso sprigiona ottima intensità e complessità, data dai profumi
tipici del vitigno, fruttato pieno di albicocca secca, cotognata,
datteri, uva sultanina, fichi secchi, pasta di mandorle ed
intriganti tonalità vanigliate e speziate. In bocca è morbido e
sontuoso, dolce, di gran tenore alcolico, sensazioni bilanciate da
buona vena acida e media sapidità. Di gran corpo, opulento ed
intenso, regala un finale lunghissimo di frutta secca, albicocca,
fichi e datteri e di spezie.
|