Degustazione:
Pinot Nero Castello della Sala Antinori 2001
di Luigi Salvo
La tenuta Antonori del Castello della Sala si estende in Umbria su una superficie totale di 500 ettari, di cui 160 ettari a vigna,
impiantati a 200/400 metri sul livello del mare, su un suolo argilloso e ricco di fossili del Pliocene di origine sedimentaria e vulcanica.
Comprende le varietà a bacca bianca Procanico, il clone di Trebbiano umbro,
Grechetto, Chardonnay e Sauvignon Blanc, ed a bacca nera Pinot Nero.
Ho testato il Pinot Nero 2001, un Premier Cru il
quale ha la particolarità di provenire da sette ettari di vigneto impiantato in diverse epoche il 30% nel 1925, il 14% nel 1962, il 5% nel 1967, il 14% nel
1970, il 20% nel 1971 ed il 17% nel 1990. Dopo la diraspatura ed una parziale pigiatura,
la macerazione è durata circa una settimana in acciaio inox, con
particolare cura dell'estrazione delle sostanze coloranti. La fermentazione alcolica si è svolta ad una temperatura
di 25°C ed è terminata in barriques francesi (Alliers, Troncais), dove ha
svolto anche la fermentazione malolattica entro la fine dell'anno. Successivamente il vino è stato
posto in altre barriques dove ha riposato per circa 8 mesi. Il
successivo affinamento in bottiglia si è protratto per 15 mesi nelle cantine del Castello della
Sala.
Versandolo nel bicchiere dona gran limpidezza, mostra colore rosso rubino intenso con lievi riflessi granato, ottima
consistenza. Al naso esprimere profumi intensi e giustamente
complessi, amarena, mora, un eccellente ribes nero, note speziate ed una splendida
vaniglia. L'entrata in bocca è caratterizzata dalla freschezza,
tipica del vitigno, equilibrata sapientemente dall'alcol,
dalla levigatezza del tannino e da una avvolgente rotondità
palatale. E' un vino potente, ma nel contempo raffinato per l'ottima integrazione
del legno, la persistenza aromatica intensa è da gran vino, un
finale di frutto, balsamo e mentosità intrigante.
Luigi Salvo
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